INTERVISTA A RANCE6 uno dei più grandi collezionisti italiani, possessore di una collezione videoludica, che non sfigurerebbe in un panorama mondiale! – Un’esclusiva di Luca”Eikici Oniluca”Martis e Mind Up!

Troverete questa intervista anche sulle pagine del mio (non solo) sito amatoriale Mind Up.

http://mindup.jimdo.com/videogiochi/editoriali-articoli/chiacchierata-con-rance6/

Le Chiacchiere hanno inizio….

Mind Up: Ciao Rance 6, grazie per averci ospitato nel tuo magico mondo, per la nostra prima chiacchierata! Come già anticipato, ci troviamo di fronte ad un noto collezionista, uno dei più grandi collezionisti a livello italiano e non solo, dopo quello che ho potuto vedere con i miei occhi. Una collezione devastante! Come è nata in te la passione per i videogiochi?

 

Rance6: La mia passione è nata molti anni fa, circa 25, 26 anni fa, quando mio padre mi regalò un commodore 64. Ho iniziato a giocare con quel computerino e piano piano ho iniziato ad appassionarmi dei videogiochi, per poi passare all’AMIGA 500. Eravamo ancora a livelli amatoriali, composti ancora dai prodotti che hanno caratterizzato i bei tempi del videogioco.

 

MindUp: Hai vissuto appieno l’epoca d’oro delle sale giochi, io un po’ meno, ma il tempo passa e le generazioni si susseguono… Stiamo invecchiando…hahahaha..Dicevamo Sale giochi, ambienti ormai facenti parte dei nostri ricordi se non per qualche rara eccezione (Rance6 ci suggerisce l’ottima dicitura di focolai). Come hai vissuto quest’epoca d’oro? Eri un assiduo frequentatore?

 

Rance6: Sinceramente sono sempre stato un giocatore che videogiocava di più a casa, piuttosto che in sala giochi, ma giustamente quando vi andavo, facevo sfoggio delle mie abilità da videogiocatore. Cio che facevo a casa lo riportavo nei vari cabinati ed in molti si chiedevano “ma come fa qusto, con sole 100 lire a finire il gioco con una sola partita??”

 

MindUp: Lo credo bene, visto che alcuni Coin op erano veramente difficili da terminare ed io, riprendendo in mano vari capolavori arcade, mi stupisco di come quella volta riuscivo a finirli, mentre adesso, prima di riuscirci dico molte piu parolacce di allora davanti alla TV!!! Hhahaha!

 

Rance6: Spesso andavo a trovare mia nonna che aveva un piccolo bar dove c’erano molti cabinati e li mi divertivo con i vari Street Fighter, Raiden, Pac Man, insomma i grandi titoli di quell’epoca. Da quella volta, vedendo questi bei giochi, cercavo poi di ritrovarli anche per le console casalinghe e piano piano ho preso anche la passione della collezione. Effettivamente ciò è avvenuto all’epoca dei 32 bit, anche se ho iniziato a collezionare con molta passione con il PcEngine, l’unica macchina capace di catturarmi dal primo all’ultimo gioco che vi ho giocato. Grazie al PcEngin è nata anche un’altra grande passione ed ho iniziato a studiare il giapponese.

 

MindUp: Lingua che ti ha poipermesso di giocare al meglio, molti capolavori rimasti confinati, purtroppo, in Giappone. Tornando ai Coin op, ne hai alcuni preferiti?

 

Rance6: Com ti dicevo prima, sicuramente Street Fighter 2, Raiden del quale ho anche tutte le versioni disponibili, nella mia collezione, Daytona USA, Sega Rally e probabilmente una delle prime versioni di Pac Man, di quelle che si giocava su vecchi schermi dall’alto e che se non ricordo male aveva delle coccinelle come decorazione.

 

MindUp: Be, tutti Coin op famosi quindi. Street Fighter ha segnato una generazione e con Pac Man si cercava sempre il record!

 

Rance6: Si, si giocava molto per migliorare se stessi. Era la ricerca di un miglioramento personale, cosa che oggi non avviene piu cosi spesso, se non per far vedere agli altri quanto si è bravi. E’ una cosa in parte triste ed in parte bella, perché oggi, buona parte dell’esperienza video ludica è basata proprio sul far vedere agli altri ed il che non significa per forza migliorare le proprie abilità.

 

MindUp: Come avrai potuto vedere, la strada intrapresa dalle console sarà sempre piu basata sul farsi vedere, basta pensare alla Ps4 con il suo tasto Share sul pad. Una cosa che probabilmente credo si rivelerà, come hai gia detto tu, come una lama a doppio taglio.

 

Rance6: La mia immagine preferita, sarebbe stata quella di ritrovarci tra le mura di una casa, a giocare insieme ad amici sulla stessa tv e non da soli con delle cuffiette. Anche la direzione delle console di futura generazione sembra proprio che non faciliteranno le cose per le esperienze offline, oggi spesso un po’ trascurate ed a volte troppo facili.

 

MindUp: Un’esperienza sicuramente più calda e divertente del gocare on line, insieme ad altre persone, ma comunque sia da soli e mi trovi d’accordo sul fatto che spesso, molti titoli odierni sembrano avere una parte offline, un pà trascurata in favore del multiplayer, ma fortunatamente ci sono anche delle eccezioni dai!

Dicevamo quindi, che la tua grande passione per il collezionismo ed i videogiochi è nata, o meglio maturata durante l’era dei 32 bit, ma con un sistema a 16 bit e più precisamente, con il Pc Engine. Veniamo adesso, proprio alla tua collezione, o meglio immensa collezione che per completezza di Hardware e software, dedicati alle varie console che possiedi, non sfigurerebbe in un panorama a livello europeo se non mondiale (se non ci credete, sappaite che le foto, non comprendono la collezione nella sua interezza e non rendono giustizia all’impatto visivo dal vero). Quale è la tua software house preferita?

 

Rance6: Sicuramente i bei tempi della Hudson Soft, gioconi di ogni genere, grandissimi giochi di ruolo, bellissimi spaziali, divertentissimi platform. Difficile trovare una casa produttrice odierna che abbia una così grande varietà. Son Son 2, i vari Pc Kid (Bonk’s Adventure) ed altri grandi titoli come Far East of Eden eccetera. Logicamente tutte le console hanno i loro bei titoli.

 

MindUp: …be, si, anche le altre li hanno sicuramente, ma la tua prefernza è questa. Hardware preferito?

 

Rance6: Pc Engine Duo. La migliore console 8 bit esistente, soprattutto proprio per la qualità e la potenza della macchina.

 

MindUp: Anche il cip sonoro era uno dei migliori ad 8 bit ed anche sulle console 16 bit si faceva fatica a raggiungere una qualità sonora così elevata. Anche le stesse, identiche colonne sonore, su PcEngine Duo erano più corpose e melodiche!

 

Rance6: Bllissime le colonne sonore anche su Neo Geo AES, dove la cartuccia permetteva un qualcosa di incredibile, ma la differenza stava nella tipologia delle varie colonne sonore. Nonostante i generi di giochi differenti, spesso tali soundtrack tendevano ad assomigliarsi, mentre su Pc Engine, ogni gioco aveva la sua apposita colonna sonora, creata da differenti compositori.

 

MindUp: Hai toccato l’argomento Neo Geo. Il Neo Geo rappresentava il sogno di tutti i videogiocatori negli anni 90, in quanto ti permetteva di avere una sala giochi, con conversioni Arcade Perfect, tra le mura della propria casa. Come sei venuto a conoscenza del Neo Geo? Ne eri già un fortunato possessore?

 

Rance6: Ne sono venuto a conoscenza tramite la leggendaria Console Mania che mostrava chi aveva già importato questa console, con prezzi altissimi. Fino a quando non si vedevano le varie recensioni, non si riusciva realmente a capire quanto un gioco per AES, potesse essere bello! Voti altissimi, 95, 94 %, che se non fosse stato per il prezzo potevano arrivare spesso al 99%. Molto spesso questi giochi erano castigati con un 90% proprio perché costavano troppo. Si parla di 400.000 lire a gioco, diciamo quasi mezzo stipendio dei tempi del Neo Geo.

 

MindUp: Prezzi proibitivi per la maggior parte delle famiglie!

 

Rance6: Difatti, lo ottenni ingannando mia madre, dicendogli che il prezzo cosi alto, era dovuto a più giochi, quando invece il gioco era solamente uno. Poi a quel periodo, purtroppo i giochi che presi erano molto pochi, proprio perche con certe cifre….!

 

MindUp: Con il tempo hai rimediato, visto che ora hai il full set completo di titoli per Neo Geo AES, cd e Pocket!

 

Rance6: Si, con anni di sacrifici e sforzi ora ho le collezioni SNK e Nek complete, se non al 100% al 99%,9 se vogliamo escludere i prodotti che non sono mai usciti in commercio. Personalmente colleziono solo retail se posso, poi se una ditta mi piace molto, cerco anche di trovare la perlina particolare, i prodotti cosi detti Hibain in giapponese, ovvero proprio il prodotto che non è in commercio.

 

Mind Up: Hai un titolo preferito in assoluto o ne hai vari preferiti?

 

Rance6: Per sempre rimarrà Far East of Eden II che è secondo me il miglior gioco di ruolo mai realizzato, il piu lungo, il piu bello, il più originale che c’è. Hanno provato in tutti i modi ad imitarlo, o realizzarne dei continui, ma è sempre stato impossibile pareggiarlo o migliorarlo.

 

MindUp: Qui ti è stata utile anche la tua passione per il giapponese?

 

Rance6: Renditi conto che ho giocato questo titolo quando ancora non sapevo il giapponese. Dopo migliaia di difficoltà, sono riuscito a capire come funzionava il tutto, sono andato in cerca di chi lo aveva finito…. Questo a 14 anni! Pensa un po’! E’ stato molto difficile!

 

MindUp: Lo immagino!!! Io facevo la stessa cosa con FFVII o Chrono Cross, ma soffrivo già, soltanto con l’inglese. Però sono alcuni dei miei ricordi migliori in quanto condividevi la cosa con una ristretta cerchia di amici che ti permetteva di assaporare al meglio il gusto di questi giochi, nonostante la loro natura single player……Quanto videogiochi in media, durante una giornata?

 

Rance6: Ultimamente poco. Della generazione attuale ho giocato solo alcuni prodotti giapponesi, quindi pochissimi, ho provato anche a cambiare un po’ stile provando qualche titolo americano, ho provato la Wii, ma non sono proprio riuscito a metterci le mani e quindi, dalle svariate ore di quando avevo 20 anni, adesso videogioco circa un’ora al giorno.

 

MindUp: Va bene, comunque sia un’ora al giorno è una media normale, tanto si cresce per forza e bisogna far fronte ad impegni di varia natura. Famiglia, lavoro, responsabilità varie….Da ragazzi lo studio lo si poteva mettere da parte per video giocare, cosa impossibile con famiglia e lavoro.

 

Rance6: Giustamente ho scelto questa strada della famiglia, ma senza abbandonare questa mia passione che ho limitato, per riuscire a fare cose che magari mi interessano di più. Ovviamente non abbandonando mai il collezionismo.

 

MindUp: Una bellissima malattia! Tantissimi retrogames sono oggi invecchiati benissimo, grazie ad un gameplay sempre divertente e spesso riescono a regalarti quell’ora spensierata, anche in maniera migliore rispetto a tanti titoli moderni. Parlando un po’ del presente, a causa di costi di produzione molto elevati, stanno riscuotendo sempre più successo i cosiddetti, titoli Indie. Segui questo mercato?

 

Rance6: Sinceramente non tanto per il fatto che nonostante molti siano degli ottimi prodotti, non mi piace averli scaricati proprio per un fatto di collezionismo ed anche perché molti di essi pur essendo dei buoni Arcade, non sono belli quanto quelli che noi abbiamo a casa. Sono anche un fan dei prodotti giapponesi che hanno purtroppo scarseggiato in questo mercato moderno. Il mercato dei videogiochi giapponesi è un po’ in crisi da qualche anno. Speriamo in una ripresa dai!

 

MindUp: Speriamo di si! Continuando sempre sull’argomento DD, cosa pensi dei numerosi casual game su smartphone e tablet?

 

Rance6: Terrorizzante! Secondo me non è un videogiocare. Se non hai una croce o un qualche cosa di fisico da premere non è videogiocare e come hai detto tu sono titoli casual che spesso non sono adatti a chi videogioca in maniera più seria. Sicuramente può essere una bella cosa perché te li porti in giro, con comodita. Diciamo che vanno bene per chi va in giro, mentre noi collezionisti siamo molto casarecci e poi quando io mi muovo ed esco, sinceramente non vorrei giocare, ma magari vorrei fare altre cose.

 

MindUp: Purtroppo adesso si esce e non è raro passare del tempo tra persone impegnate a giocare con Ruzzle o cose simili! Sembrerebbe che in molti vorranno puntare proprio sulle varie piattaforme di Digital Download.

 

Rance6: Sono giochi che costano anche poco ed in tempi di crisi economica come questi, questa potrebbe essere una conseguenza probabile. Giustamente un gioco da 2 euro, vende piu di quello a 40 euro.

 

Mind Up: Acquisti in game, in app, free to play, DLC…. Cosa ne pensi?

 

Rance6: Non metterò mai le mani su queste cose. Comprare un gioco a pezzi è una tortura e poi tornando al discorso di prima, nessun supporto fisico sotto mano! Spesso poi sono prodotti troppo limitati. Speriamo che su Ps4 o console di prossima generazione queste cose vengano rivedute e migliorate, ma se dovessero funzionare come su tablet o smartphone, non avrebbero senso su di una console da casa. Ho provato a scaricare qualche DLC per XBOX, ma li è finita. Anche collezionisticamente, i DLC abbassano di tanto il valore collezionistico di un titolo, perché se so che dovrò comprare un titolo incompleto, chi è che spenderà svariati soldi per comprarlo?

 

MindUp: Io sono un amante della grafica 2d e secondo me alcuni dei capolavori passati devono in parte anche ad essa il fatto di risultare dei capolavori anche oggi. Il disegno animato o non, è secondo me intramontabile, cosa molto più difficile per un videogioco 3d. I titoli in 3d che rimarranno nella storia, anche grazie alla grafica, saranno per me pochi.

 

Rance6: Ci sono anche delle eccezioni. Vedi un Soul Calibur su Dreamcast che tutt’ora risulta graficamente piacevole. Tra giocabilità e grafica, sicuramente tutt’ora una perla. Anche Soul Edge (…io lo preferisco per lo story mode…) molto bello, con delle colonne sonore fenomenali e poi ce ne sono anche altri. Non molti, ma ce ne sono.

 

MindUp: Tornando alla tua stupenda collezione, sai più o meno quanti pezzi hai in totale?

 

Rance6: Le console non le ho mai contate, ma per evitare di prendere un doppione, ho stilato una lista di tutti i miei titoli che ammontano a circa 5000.

 

MindUp:……………………………………………..!!!!!!!!!!! La mia collezione ne conta all’incirca un quinto di titoli, tra cui anche dei loose!!! Non sono un novellino, ma la tua collezione è qualcosa di realmente immenso e posso assicurarvi, cari lettori, che le foto non rendono giustizia all’impatto visivo dal vero! Siamo su di un altro pianeta! Complimenti!!! Console Sony preferita?

 

Rance6: La prima Playstation sicuramente. Non sono un grandissimo fan Sony, ma comunque sia gran bei giochi.

 

MindUp: Console Microsoft Preferita?

 

Rance6: Sono stato attirato molto dalla XBOX 360 durante i suoi primi anni di vita, grazie a bei giochi giapponesi, bei giochi di ruolo, spaziali carini, ma dal 2009 in poi con il sopravvento dei titoli americani non ce l’ho fatta più! Ora è li spenta!

 

MindUp: Anche la prima xbox, nonostante la sua potenza, ha visto pochi giochi. Bei giochi, ma con un tiepido supporto sia dai vari sviluppatori che dai vari giocatori. Nonostante cio ha gettato le basi per l’ottimo successo della 360. Che ne pensi della prima xbox.

 

Rance6: Una bella console con pochi titoli, ma ben piazzati e molto belli, Ninja gaiden, Project Ghotam Racing, Dead or Alive e tanti altri.

 

MindUp: Console preferita SEGA?

 

Rance6: Non ho una console SEGA preferita. Diciamo che le metto tutte alla pari. Sicuramente il SEGA Saturn è stata la console SEGA con i giochi 2d più belli di tutti, ma sono state ottime anche il MegaDrive con il Mega CD. Il mio titolo preferito in assoluto su console sega è Silpheed su Mega CD. Ai tempi, un’esperienza impareggiabile!

 

MindUp: Passiamo all’ambito pc, dove hai una vasta collezione di titoli. Dicci le tue preferenze.

 

Rance6: Come hai visto personalmente, ero un grande fan delle avventure grafiche, quindi giocavo molto con Monkey Island, Indiana Jones, Grim Fandango e tanti altri titoli Luca’s Arts. Giocai molto anche con il primo Doom e Half Life 2 da dove secondo me poi il genere FPS è andato un po’ in un continuo degrado. Solo grafica, ma poco contenuto a causa di un orientamento più massivo verso l’online. Questo il lato più commerciale. L’altra parte della mia collezione si compone di prodotti non propriamente commerciali, giapponesi, dove se non si comprende la lingua è impossibile metterci le mani.

 

MindUp: Credo ti stia riferendo alla tua bellissima collezione Elf, colorata e graficamente davvero bella, ma purtroppo, a causa della lingua, per me inavvicinabile. Da bambino sognavo di poter giocare con Tokimeki Memorial, ma era ed è tutt’ora per me impossibile!

 

Rance6: Ti metto una piccola parentesi su Tokimeki Memorial, la cui primissima versione è esclusiva Pc Engine, poi convertita su altre console. Poi diciamo che tra le tante avventure sentimentali è una delle più fattibili anche senza conoscere il giapponese, anche se ti perderesti poi la trama.

 

MindUp: Cosa pensi del mondo attuale dei videogiochi?

 

Rance6: La prima cosa che mi viene in mente è che più che videogiochi sono dei film. Quando prima giocavo io, c’era un filmato ogni tre ore e quando lo vedevi esclamavi “ eeee! Un filmato!!” , adesso dopo ore di filmati dici “eee! C’è anche il gioco!” Non tutti i titoli sono così, ma molti purtroppo lo sono e li paragonerei un po’ ai laser game di una volta, considerati allora poco giocabili.

 

MindUp: Prima parlavi di un orientamento online dei videogiochi che in alcuni generi potrebbe aver pregiudicato l’esperienza offline. Pensi quindi che l’online abbia penalizzato l’esperienza single playe offline?

 

Rance6: Dipende molto da che genere si prende in esame. Nei giochi di ruolo ad esempio no, mentre in altri titoli magari il gioco è si bello, ma magari sarebbe potuto essere meglio. A volte si ha un’esperienza che sembra quasi non completa a cusa di una maggiore cura verso la modalità online.

 

MindUp: Io penso che in questa generazione si siano viste troppe saghe serializzate e molti cloni dei titoli più famosi. Tu come hai vissuto questa generazione.

 

Rance6: Diciamo che questa è una diretta conseguenza di un consumismo dettato anche da una crisi economica, che più che sulla qualità dei titoli ha influito sulla quantità. E’ molto facile vendere sul venduto e così, si sono persi anche dei generi, si è persa anche l’inventiva, difficilmente vediamo qualcosa di veramente nuovo. Diciamo che si è persa molto la varietà!

 

MindUp: Cosa vorresti per il futuro dei videogiochi.

 

Rance6: Domanda difficile! Volere l’impossibile è….impossibile! Vorrei una nuova ditta che creasse solo giochi per videogiocatori. Cosa impensabile al giorno d’oggi, perché sarebbe una ditta che si suiciderebbe automaticamente,a meno che non siano proprio i giocatori a finanziarla. Vedi ad esempio l’OUYA. L’idea non è male. Tu immagina di finanziare una SEGA con tanti milioni e di dirgli fate questi giochi e fateli per noi! Vorrei una ditta che sfasi completamente il mercato di oggi. E’ un’idea che potrebbe cambiare un po’ il mondo attuale dei videogiochi. Mi piacerebbe avere bei titoli che si rifanno al passato, mi piacerebbe avere un nuovo RAIDEN, ma con questa mia idea mi piacerebbe avere un nuovo gioco tipo RAIDEN ( titolo preso per esempio ) che non si chiami RAIDEN, ma che riesca a stupirmi così, grazie alla sua innovazione. Se voglio RAIDEN, io posso trovarne tanti, ma quello che manca è un qualcosa di innovativo che segni in una qualche maniera il videogiocatore. Purtroppo adesso, di titoli così, ce ne sono veramente pochi.

 

MindUp: visto che siamo in tema, abbiamo toccato kickstarter, un progetto che ha riscosso un enorme successo in più occasioni e visto che ultimamente si vocifera di una possibile campagna di raccolta fondi, in favore dello sviluppo di un grandissimo titolo leggendario, volevo sapere cosa ne pensi. Hai già capito che sto parlando di un possibile sviluppo di Shenmue3.

 

Rance6: E’ una cosa che sinceramente mi fa ridere in parte, però, non sarebbe così impossibile se chiamassero, magari non tutto il team di Yu Suzuki, lui compreso, ma anche solo delle persone che seguono la sua mentalità. Non serve necessariamente la mano di un vecchio programmatore, ma servirebbero nuovi programmatori, che in questo caso seguono la vecchia mentalità. Se Shenmue 3 dovesse uscire con questa mentalità (ovvero quella di segnare ancora un’epoca) allora bene, ma se dovesse uscirmi uno Shenmue 3 occidentalizzato, fatto solo per vendere, allora meglio che rimanga così, nella leggenda.

 

MindUp: Grazie mille Rance6, sei stato la prima delle chiacchierate, speriamo di una lunga serie, fatte con MindUp. E’ stato un onore chiacchierare con te e speriamo di risentirci qui, sulle nostre pagine virtuali! Grazie ancora! E’ stato un onore, oltre che immenso piacere anche l’aver potuto ammirare la tua immensa collezione!

 

Rance6: Grazie a te! E’ stato un onore anche per me!

 

Si ringrazia Rance6, per avermi gentilmente concesso il permesso di fare delle foto alla sua collezione privata e di mostrarvele. Purtroppo non ho potuto condividere con voi la collezione nella sua interezza e nel dettaglio, ma già da queste foto, si capisce a quale stupenda collezione ci troviamo di fronte! Ecco a voi le foto!